Piegherei

Piegherei i miei silenzi
in un foglio
a far quadrato
nei margini,
bordi compressi
che strappandosi
si ripercuotono.
Vorrei scriverti,
sei una via luminosa,
ma traversa.
Sei il borgo fuori
la metro,
dove fra il silenzio
e le campagne
ci si può perdere
per sentirsi
scalzi di denti,
ma affamati
di vita.



Ma.
Voli.
Via.
Costantemente.
Da.
Me.
Lontano.
Come.
Dovessi.
Farmi.
Sentire.
La.
Tua.
Mancanza.

Fuori

Fuori dallo spazio 
e dal tempo,
balli fra le frange
dell'oceano.
Dovremmo dormirci stasera
sul petto di queste scogliere.
Dovremmo farci d'amore
qualche fondale.
Respiro corallo
al tuo tergiversare
come pioggia,
il suo odore,
ricorda mare,
i pescherecci,
orizzonti impigliati.
Nel tuo remar
verso largo,
è lì che ti incontro.

Onde

Di notte 
sento le onde.
Un fruscio
costante nel vento.
Portami altrove.
Non mi chiedo
quando, ma solo
aspetto il momento.
Montagne mangiano
acqua solcando
radici in un mondo
vasto per questi due occhi
piccoli.
E farò di finestre
uno scorcio su questo mare.
Tenue, lambisce
la mia mente
compagna di vita,
libera da carene
e l'anima balbetta,
screpita ad averti
come fiamme su legna.
Prenditi questi momenti
di vita inattesa
saranno tuoi
per sempre.

Dormire

Colori pastello,
sulle lenzuola
dove dormivi tu,
si riunivano
contorni di polvere
e chiavistelli
con cui aprire
porti per naufraghi
nei tuoi polmoni.

Ed io spensierato
ti guardo dormire.
Sembra un sogno,
infinito, di papaveri,
rossi, pronti,
per morire.
Motivi per rimanere
al tuo volto famigliare
un bacio rimarrà
sempre dischiuso,
nel tuo dormire.