Circa il tempo

L'asfalto mormora
alle gomme,
l'andare nostro
cosmico
alla ricerca
di onde;
senza mai fine.


Ho pensieri sparsi
circa il tempo,
del cuore,
il suo cammino
contro le porte
della notte perlacea,
bianco latte
là fuori.

Il vento debole,
la sua scaduta
m'attira come
satelliti nell'atmosfera;
i mie versi.
Persi nel vuoto siderale.
Farò del mio procedere
un monolite,
per quelle chiese mosaico
nelle campagne.

Io, che di sfuggita
mi sento figlio
di un mare che m'abbraccia
da padre
e mi coccola col suo tepore
da madre.


Non ho melodie,
solo vento dentro,
sotto il filo d'acqua
di una pelle
da sempre abitata, forse,
un po' abusivamente.

Sarà cara madre,
nel suo suonar sirene
nella mente cosi nell'anima.
Incendiata, famelica
del non vivere
ma guardarsi dentro
ed esclamare; io esisto.
Cosi come il tempo.

Settembre Song

Piange il giorno,
così come
si spoglia
questa nota, al piano,
l'accordo vibra,
aggrappato quasi,
al rumore di passi
là fuori.

Cosa diviene nel mio cercare
diapositive fra queste pagine?
Parti di me, risuonano
ora d'altri passi.
- non miei -

Divento vagabondo
sullo scordare,
- alle stagioni -

I tramonti alberati,
i viali, luci soffuse,
cucine incendiarie, e là,
là nel bel mezzo
del mare.
Un cosmo, adagiato
sul fondo
spalanca di stelle
i nostri baci; inusuali.